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Correre sotto la neve

Chi pratica la corsa a piedi, che lo faccia in modo amatoriale o professionale, sa benissimo che ci sono delle giornate in cui appena si mette il naso fuori casa si pensa “ma chi me lo fa fare?”. Vuoi perché ci sarebbe piaciuto dormire di più (se si corre alla mattina prima di andare a lavoro), vuoi che sia perché è stata una giornata pesante (se si corre al rientro da lavoro), vuoi perché fuori piove, tira vento o, come capita a me da qualche mese, la temperatura è sotto zero. Non sono un runner, della parte tecnica che sta dietro l’attività della corsa ne so davvero poco, semplicemente mi piace, mi fa sentire bene, fare i miei 10, 11, o 12 km al giorno, se mi è possibile. Ci sono poche cose che possono impedirmi di andare a correre, e mi sono imposto che le condizioni meteo non devono rientrare tra queste. Magari posso saltare un giorno perché sono in viaggio, o perché faccio degli orari a lavoro che proprio non mi lasciano tempo libero, ma le condizioni meteo no, ho deciso che non possono impedirmi di correre.
Anche se è inverno, e ti trovi in Norvegia.
L’inverno norvegese è qualcosa che non avevo nemmeno mai immaginato. Agli inizi di ottobre le temperature sono ancora autunnali, e con 12/13° è più che piacevole fare una corsa. Ma arriva un momento, tutto d’un tratto, in cui la temperatura scende di colpo, e ci si trova a -3 o -4 senza quasi rendersene conto. E col passare delle settimane la situazione si fa sempre più dura, sia perché piove (o nevica, se si è fortunati) praticamente tutti i giorni, sia perché la temperatura continua a scendere. La neve è un problema relativo, quando si corre. A parte le giornate in cui nevica in modo davvero pesante, correre sotto la neve è piacevole. L’aria è fresca e il terreno è morbido e non sdrucciolevole, cosa che invece capita se piove, perché ghiaccia immediatamente e diventa anche pericoloso, soprattutto quando si affrontano le curve. Ho dovuto acquistare delle “catene da scarpe” per evitare di finire a terra ad ogni curva. Non sono comodissime, soprattutto nei tratti in cui il ghiaccio si dirada e lascia spazio all’asfalto, ma sono assolutamente necessarie.
Comunque, dicevo del correre sotto la neve. A parte la bella sensazione di creare il percorso coi propri passi c’è un altro fattore che mi fa piacere davvero molto il correre mentre nevica, ed è che la neve è incredibilmente silenziosa. È silenziosa mentre cade ed è silenziosa una volta a terra. Il rumore dei passi viene smorzato, e sembra di star correndo sulle nuvole. Personalmente ascolto sempre un po’ di musica mentre corro, ma capita qualche volta, soprattutto se sto facendo un percorso nuovo, che blocchi il player e che mi goda il silenzio che la neve regala. Solo il rumore affievolito dei passi e quello del respiro, che, se la corsa sta andando come dovrebbe, è quasi unisono con quello del piede che tocca il terreno.
E poi, la cosa in assoluto che preferisco, è che la neve trasforma qualsiasi paesaggio, anche il più brutto, in qualcosa di affascinante. E qui ad Ås, che di paesaggi brutti non se ne vedono, quando cade la neve, ed è il tramonto, e tu stai correndo verso ovest, ecco, quando queste cose si mescolano finisce che mentre corri pensi di stare correndo verso l’orizzonte, e non vorresti mai smettere.

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